Articol publicat de Agenzia Stampa Italia (24 mai 2015)
Partiamo dal basso, dal popolo: il cittadino romeno non ha un buon riccordo dei rapporti storici con la Russia, quindi la guarda con diffidenza. Nessun partido o uomo politico filo-russo non sarebe gradito dal cittadino romeno. La cittadinanza sente ancora il peso della storia. „Historia magistra vita [est]” diceva Cicero, e questo insegnamento, i romeni se lo riccordano bene. Non ci scordiamo che nel 1812, con la Pace di Bucharest, terminò la guerra russo-turca; la parte orientale del Principato di Moldovia l’odierna Repubblica di Moldavia, più la parte meridionale chiamata Budjak (territorio che, insieme alla Bucovina del Nord, occupata nel 1940 dall’Unione Sovietica, oggi fanno parte dell’Ucraina), sono state annesse dall’Impero Russo. Importante per il pubblico italiano è di sapere che l’annessione avviene non in base al diritto internazionale vigente all’epoca e neanche in base al diritto internazionale odierno. In più, si trattava, di una violazione del principio di autodeterminazione dei popoli!
Mi spiego meglio: il Principato di Moldavia si trovava in un rapporto di „suzerainité” con l’Impero Ottomano, che si fondava su un atto di diritto pubblico internazionalmente rilevante. (mai mult…)